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Domenica 27 marzo 2011: escursione sul Monte Navegna (1508 m)
Scritto da Virginio Federici e Giovanni Pieragostini   

Intersezionale CAI Tivoli - Sottosezione Monterotondo “Il Ginepro” e CAI Palestrina

La Sottosezione del Club Alpino Italiano di Monterotondo “Il Ginepro” e la Sezione del Club Alpino Italiano di Palestrina, hanno inserito nei rispettivi programmi di quest’anno due escursioni: il Monte Navegna ed il Monte Velino. La finalità di queste due escursione, oltre all’aspetto di poter condividere insieme il piacere di camminare in ambienti montani incontaminati, è senz’altro quella di consolidare ancora di più quel legame di amicizia già presente tra i rispettivi Soci. Così, il Reggente della Sottosezione Virginio Federici ed il Presidente della Sezione Alessandro Iori, si sono fatti carico del coordinamento di ambedue le escursioni.

""La Riserva Naturale, ampliata nel 1997, tutela un vasto comprensorio della Catena dei Monti Carseolani, tra i bacini dei Fiumi Salto e Turano. La Riserva è divisa in due zone distinte. La più vasta comprende i rilievi del Monte Navegna e Monte Filone, che il Fosso dell'Ovido separa dal Monte Cervia a sua volta separato dal vicino Monte San Giovanni dal Fosso di Riancoli. L'altra zona è costituita dai rilievi che circondano il paese di Nespolo, e che costituiscono il confine con il vicino territorio abruzzese di Carsoli.

Dalla vetta (1508 m) è possibile ammirare panorami mozzafiato: il Lago del Turano, il Lago del Salto… nelle giornate limpide è possibile vedere Roma e, da Roma è visibile il Monte Navegna. L'appuntamento ""è previsto ad Ascrea (RI) per le ore 8.30. Qualcuno, nell’attesa di partire, cerca senza fortuna un bar dove poter fare colazione. Intorno alle ore 9.00 siamo pronti per iniziare l’escursione. Ci contiamo…ed alla fine i partecipanti sono più di 30. L’escursione inizia da un sentiero a ridosso del cimitero di Ascrea dove, una evidentissima scritta con vernice rossa posta su un grosso masso, indica con caratteri cubitali NAVEGNA.

Il percorso è ben segnato; subito in salita, agevolato da una vera e propria scalinata iniziale. La salita è sempre costante senza strappi, non impegnativa dal punto di vista tecnico, ma se non affrontata con parsimonia può tagliare le gambe. Il primo importante passaggio è in prossimità dei ruderi di Mirandella. Già qui si gode di una bella veduta che ripaga ampiamente del primo strappo della mattinata. Si prosegue su un comodissimo sentiero che, in breve, ci porta al Passo Le Forche. La presenza di un fontanile ci invita ad una breve sosta e ne approfittiamo per mangiare qualcosa. Riprendiamo il cammino per un comodo sentiero che indica Lago del Turano e, dopo aver attraversato un bosco quasi a mezzacosta, lasciamo questo sentiero per salire decisamente a destra verso la cima del Monte Navegna. Il paesaggio è adesso molto ampio, ricco di prati e di animali al pascolo che ci fanno compagnia lungo l’ascesa terminale. Così arriviamo in cima al Monte Navegna dopo circa 3 ore.

""Il tempo purtroppo è stato leggermente nuvoloso, ma la vista è stata ugualmente splendida. Dalla cima il panorama è a 360° e dà la possibilità di vedere ambedue i Laghi: Turano e Salto. Questa veduta è stata molto apprezzata anche dai nostri amici di Palestrina dei quali alcuni per la prima volta sono saliti sul Monte Navegna. Dopo aver mangiato e condiviso qualche dolcetto e dell’ottimo Rum riportato da Virginio da un recente viaggio in Guatemala, siamo scesi nuovamente al Passo Le Forche. Da qui, per altra via rispetto a quella di salita, siamo scesi per un sentiero lungo il Fosso di Valloppio fino ad arrivare Ascrea. Prima di tornare a casa, davanti ad un boccale di birra ci siamo scambiati le ottime impressioni sui panorami ammirati…dandoci appuntamento al prossimo mese di settembre quando ci sarà in programma il Monte Velino.

 

Un sentito grazie a tutti coloro che hanno partecipato

 

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