Traversata per cresta della catena centrale
Il programma iniziale di effettuare la traversata della catena centrale dei monti del Velino con pernotto al rifugio Vincenzo Sebastiani, non è stato mantenuto in quanto il rifugio risultava occupato. Pertanto con due percorsi giornalieri ad anello abbiamo mantenuto l’impegno di compiere la “GRANDE” traversata, pernottando a Rovere presso l’Ostello Il Camoscio.
Sabato 22 giugno siamo partiti da Palestrina alle ore 6,30 e alle ore 8 in punto eravamo già in cammino tra i faggi del Bosco di Cerasolo. Raggiunto il rifugio forestale del Campitello ci siamo portati alla base della “Cresta NO” della Punta Uccettù m 2006 prima vetta della traversata. Scesi alla Selletta delle Solagne m 1961 si è raggiunta dapprima la Quota 2137 (non nominata sulle carte) e successivamente la vetta del Costone Occidentale m 2239, dove ci siamo fermati per consumare il pranzo al sacco.
Ampissimi i panorami percepiti in questo primo tratto del percorso: dalla maestosa faggeta del Bosco di Cerasolo alle radure disseminate di Orapi del Pianoro del Campitello, dai crinali del Monte Morrone e del Murolungo al Lago della Duchessa, dalla Val di Teve, agli ampi circhi glaciali della Fossa del Cavallo e Valle dei Briganti, sui versanti nord dei monti Rozza, Sevice, Costognillo e Velino. Seguendo poi l’articolata cresta della Vena Stellante, precipite con le sue ripide pareti di roccia friabile sulla Fossa del Puzzillo, abbiamo raggiunto la vetta del Costone Orientale m 2271. Piccola sosta al rifugio Vincenzo Sebastiani animato da simpaticissime presenze anche per scattare una foto che simbolicamente possa ricordare, 30 anni dopo, la prima gita sociale della Sezione di Palestrina del Club Alpino Italiano. Poi via verso il Passo della Torricella m 2039 da cui per cresta abbiamo raggiunto la vetta del Monte del Morretano m 2098, la quinta ed ultima vetta della giornata. L’amena Valle del Morretano ci ha ricondotto alle auto parcheggiate nei pressi del Valico della Chiesola, dove siamo arrivati alle 17 in punto. I numeri della giornata? Ore 9 complessive di percorso comprese le soste, cinque vette di duemila metri , 2306 metri di dislivello complessivo! Salutati Pino, Cristiano ed Enrico, con le auto ci siamo trasferiti a Rovere attraverso la Piana di Campo Felice ed il nuovo traforo per Rocca di Cambio. Ci aspettava l’Ostello Il Camoscio dove abbiamo soggiornato apprezzandone il servizio e la cordiale ospitalità.
Domenica 23 giugno raggiunto con le auto Capo di Pezza m 1535 alle ore 9 in punto ci siamo messi in cammino e attraverso la Valle Cerchiata e lo Iaccetto di Capo Pezza abbiamo raggiunto il Colle dell’Orso e da questo la Punta Trento m2243 dove siamo arrivati alle ore 11. Da qui il percorso seguendo fedelmente la linea di cresta si è fatto esaltante allargando i suoi orizzonti alle Valli del Bicchero e Maielama, ai Piani di Pezza, e ai monti della Magnola senza considerare le ampie panoramiche verso i monti Ernici, i monti Marsicani, Sirente, Gran Sasso. Laga e Sibillini. Punta Trieste m 2230, Quota 2201, Capo di Pezza m 2177, sono state le vette raggiunte successivamente. Scesi poi al Vado di Castellaneta alle ore 13 eravamo sulla vetta della Costa della Tavola m 2182 dove ci siamo fermati per consumare il pranzo al sacco. Zaino in spalla e dopo aver raggiunto la Vetta Centrale m 2159 e la Vetta Orientale m 2032 del Costone della Cerasa, per il fitto bosco della Costa Cerasole siamo tornati alle auto parcheggiate a Capo di Pezza, raggiunto alle ore 16. I numeri della giornata? Ore 7 complessive di percorso comprese le soste, sette vette di duemila metri, 2151 metri complessivi di dislivello! Stanchi ma soddisfatti ci siamo fermati ad Ovindoli per ristorarci un po’. Poi un rilassato ritorno a casa e un “Arrivederci alla prossima!”.
Sergio, Giuditta, Enzo, Luciano, Pietro e Marco
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