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Domenica 27 marzo 2011: escursione sul Monte Navegna (1508 m)
Scritto da Virginio Federici e Giovanni Pieragostini   

Intersezionale CAI Tivoli - Sottosezione Monterotondo “Il Ginepro” e CAI Palestrina

La Sottosezione del Club Alpino Italiano di Monterotondo “Il Ginepro” e la Sezione del Club Alpino Italiano di Palestrina, hanno inserito nei rispettivi programmi di quest’anno due escursioni: il Monte Navegna ed il Monte Velino. La finalità di queste due escursione, oltre all’aspetto di poter condividere insieme il piacere di camminare in ambienti montani incontaminati, è senz’altro quella di consolidare ancora di più quel legame di amicizia già presente tra i rispettivi Soci. Così, il Reggente della Sottosezione Virginio Federici ed il Presidente della Sezione Alessandro Iori, si sono fatti carico del coordinamento di ambedue le escursioni.

""La Riserva Naturale, ampliata nel 1997, tutela un vasto comprensorio della Catena dei Monti Carseolani, tra i bacini dei Fiumi Salto e Turano. La Riserva è divisa in due zone distinte. La più vasta comprende i rilievi del Monte Navegna e Monte Filone, che il Fosso dell'Ovido separa dal Monte Cervia a sua volta separato dal vicino Monte San Giovanni dal Fosso di Riancoli. L'altra zona è costituita dai rilievi che circondano il paese di Nespolo, e che costituiscono il confine con il vicino territorio abruzzese di Carsoli.

Dalla vetta (1508 m) è possibile ammirare panorami mozzafiato: il Lago del Turano, il Lago del Salto… nelle giornate limpide è possibile vedere Roma e, da Roma è visibile il Monte Navegna. L'appuntamento ""è previsto ad Ascrea (RI) per le ore 8.30. Qualcuno, nell’attesa di partire, cerca senza fortuna un bar dove poter fare colazione. Intorno alle ore 9.00 siamo pronti per iniziare l’escursione. Ci contiamo…ed alla fine i partecipanti sono più di 30. L’escursione inizia da un sentiero a ridosso del cimitero di Ascrea dove, una evidentissima scritta con vernice rossa posta su un grosso masso, indica con caratteri cubitali NAVEGNA.

Il percorso è ben segnato; subito in salita, agevolato da una vera e propria scalinata iniziale. La salita è sempre costante senza strappi, non impegnativa dal punto di vista tecnico, ma se non affrontata con parsimonia può tagliare le gambe. Il primo importante passaggio è in prossimità dei ruderi di Mirandella. Già qui si gode di una bella veduta che ripaga ampiamente del primo strappo della mattinata. Si prosegue su un comodissimo sentiero che, in breve, ci porta al Passo Le Forche. La presenza di un fontanile ci invita ad una breve sosta e ne approfittiamo per mangiare qualcosa. Riprendiamo il cammino per un comodo sentiero che indica Lago del Turano e, dopo aver attraversato un bosco quasi a mezzacosta, lasciamo questo sentiero per salire decisamente a destra verso la cima del Monte Navegna. Il paesaggio è adesso molto ampio, ricco di prati e di animali al pascolo che ci fanno compagnia lungo l’ascesa terminale. Così arriviamo in cima al Monte Navegna dopo circa 3 ore.

""Il tempo purtroppo è stato leggermente nuvoloso, ma la vista è stata ugualmente splendida. Dalla cima il panorama è a 360° e dà la possibilità di vedere ambedue i Laghi: Turano e Salto. Questa veduta è stata molto apprezzata anche dai nostri amici di Palestrina dei quali alcuni per la prima volta sono saliti sul Monte Navegna. Dopo aver mangiato e condiviso qualche dolcetto e dell’ottimo Rum riportato da Virginio da un recente viaggio in Guatemala, siamo scesi nuovamente al Passo Le Forche. Da qui, per altra via rispetto a quella di salita, siamo scesi per un sentiero lungo il Fosso di Valloppio fino ad arrivare Ascrea. Prima di tornare a casa, davanti ad un boccale di birra ci siamo scambiati le ottime impressioni sui panorami ammirati…dandoci appuntamento al prossimo mese di settembre quando ci sarà in programma il Monte Velino.

 

Un sentito grazie a tutti coloro che hanno partecipato

 
I ragazzi delle scuole medie in montagna con il Club Alpino Italiano
Scritto da Alessandro Iori   

""Mercoledì 9 marzo, i ragazzi della Scuola Media Pierluigi, accompagnati dalle guide della sezione di Palestrina del Club Alpino Italiano e dai loro insegnanti hanno effettuato una escursione guidata al Monumento naturale delle Cannucceta. Appuntamento alle 9.00 al bivio di Castel S. Pietro dove puntualmente gli scuola bus sono arrivati.

Una breve introduzione al percorso: discesa alle Cannucceta per il sentiero Folignano Forme e risalita ""per la Via della Zingarella e ritorno a piedi fino a scuola. Non sono mancate le inevitabili raccomandazioni sulla condotta da tenere durante la passeggiata.  Dopodichè, in fila indiana, armati di macchine fotografiche e della consueta allegria favorita dalla splendida giornata di sole, i partecipanti si sono incamminati lungo il percorso. Il sentiero completamente segnalato con le bandierine bianche e rosse del CAI si inoltrava tra la tipica vegetazione delle montagne prenestine, che inizia a dare i primi segni del risveglio primaverile. In qualche punto era presente un po’ di fango che ha rallentato i tempi di percorrenza e permesso ai giovani escursionisti di dare prova della loro abilità, nonostante molti di loro non indossassero regolari scarponi ma normali scarpe, per giunta slacciate, come la moda prescrive!

Nei pressi della maestosa quercia di Pierluigi una breve sosta, per consumare il ""meritato panino e per la necessaria pausa di riposo. Dopo la sosta, gli accompagnatori, considerando il ritardo accumulato e la necessità di tornare a scuola in orario per la partenza degli scuola bus, hanno modificato l’itinerario, deviando il gruppo verso l’agriturismo delle Cannucceta e poi per la strada provinciale senz’altro più ""comoda e percorribile più velocemente, in direzione di Palestrina. La stanchezza si faceva sentire e i ragazzi con rammarico, hanno dovuto rinunciare alla inattesa offerta di “aiuto” da parte del gentile conducente dell’autobus del Cotral che scendeva da Capranica. Cose che capitano dalle nostre parti!

Poco male, il panorama che si poteva ammirare era veramente suggestivo, in maniera particolare scendendo giù per l’antico quartiere degli Scacciati. Arrivo in orario a scuola, tra la soddisfazione di tutti per l’insolita giornata di scuola ed il pensiero di un meritato riposo nel pomeriggio. Il gruppo si è lasciato davanti alle scuole medie, con saluti davvero cordiali e con l’auspicio che si possano ripetere iniziative così.

 
16 gennaio 2011 - Escursione sociale: Serra delle Gravare - Cima di Serra Matarazzo
Scritto da Vincenzo Abbate   

Prima Gita Sociale anno 2011

Serra delle Gravare m 1960
Cima di Serra Matarazzo m2007
Serra Materazzo m1875


""Domenica 16 Gennaio 2011 è stata effettuata la prima uscita sociale della Sezione del C.A.I. di Palestrina. 12 soci dopo un veloce trasferimento in auto, si sono attrezzati nei pressi di Forca d’Acero e da lì sono partiti per l’escursione. La Valle Inguagnera innevata da una coltre intirizzita ben bene dalle basse temperature notturne, ha facilitato l’avvicinamento al versante settentrionale della Cima di Serra Matarazzo che si era programmato di salire per uno dei canali che solcano il versante nord. L’abbondante presenza di accumuli nevosi ha indotto gli “Accompagnatori” ad abbandonare il programma iniziale per deviare sulla “Diretta Ovest” della quota 1960 della Serra delle Gravare, raggiunta per il ripido canalino centrale che si trovava in perfette e sicure condizioni. Raggiunta la prima vetta, il gruppo ha raggiunto la Cima di Serra Matarazzo seguendo la bellissima Cresta Nord Est.

Un piccolo gruppo non ha saputo resistere al richiamo del “…ghiemo ghiè…” (sorta di richiamo tribale di derivazione tiburtina in voga tra alcuni dei partecipanti !!!) e riguadagnata la base del versante nord della montagna, ne ha scalato il “Canalino Sinuoso” posto all’estremità sinistra del versante nord, dalle inclinazioni prossime ai 45°/50° con un fondo di neve sufficientemente compattata del gelo e uno sviluppo complessivo di circa 150 metri.

In vetta i panorami si sono spalancati visualizzando a qualche occhio nudo incredulo, anche le Isole Pontine che sembravano galleggiare oltre i soliti confini tirrenici. In discesa qualche attenzione in più e dopo aver doppiato la terza vetta della Serra Matarazzo m1875, il gruppo è tornato sui propri passi scivolando non senza qualche emozione, nella amata Valle Inguagnera dopo aver incontrato un piccolo branco di camosci.

Una veloce sosta presso il Rifugio Duca d’Aosta alla Castelluccia, per birra, gazzosa e “patatone” gentilmente offerte dalla simpatica gestrice e tutti a casa.

A prestissimo !


 
10 Ottobre 2010 - Escursione micologica naturalistica - Prati del Sirente
Scritto da Alessandro Iori   

in collaborazione con la sezione CAI di Avezzano

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Una splendida giornata di ottobre ha accolto i soci delle Sezioni CAI di Palestrina e Avezzano che hanno effettuato insieme la gita micologica che era in calendario per entrambe le sezioni per il 1° ottobre.

La magnifica vista della catena del Sirente ha accompagnato gli escursionisti nel sentiero che si inoltra nella faggeta.

 

I funghi c’erano, non erano tantissimi ma abbastanza per consentire ai micologi presenti (nelle due sezioni sono iscritti più soci con competenze micologiche anche professionali) di illustrare tutte le caratteristiche delle specie trovate e parlare di come prevenire le intossicazioni da funghi senza rinunciare alle gustose preparazioni culinarie d’autunno con funghi spontanei. ""

Molto interessanti anche le spiegazioni sulle caratteristiche delle specie arboree della splendida località.

 

La sosta per il pranzo è stata fatta presso il sito archeologico di Alba Fucens, nei pressi di Magliano dei Marsi.

Qui ci sono i resti molto ben conservati di un anfiteatro romano e di un insediamento abitativo della stessa epoca. E’ presente anche una bella chiesa recentemente restaurata.

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Il panorama di sfondo era di straordinaria bellezza: le cime nitide e dai colori molto caldi del Velino e del Cafornia.

 

La giornata si è conclusa con la visita della mostra micologica organizzata dal G.E.M.A. Gruppo Micologico Ecologico Abruzzese presso la scuola Mazzini nel centro di Avezzano.

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L’auspicio di ripetere queste iniziative in collaborazione tra le nostre sezioni è stato espresso da tutti i partecipanti che hanno profondamente apprezzato lo spirito ""amichevole e di reciproco interesse per le diverse attività sezionali.

 
Accantonamento estivo sul Gran Sasso 2010
Scritto da Davide Bertelli   

Dal 1 al 4 luglio il Gran Sasso ha ospitato i soci della sezione di Palestrina.

Un primo gruppo di soci è partito giovedì 1 alla volta di Prati di Tivo.

E’ stato percorso un tratto della Val Maone prima di iniziare la salita al Franchetti, utilizzando il nuovo impianto a fune che porta all’Arapietra.

Pernottamento al rifugio e la mattina seguente, con condizioni di tempo ottime, è stata effettuata la salita alla Vetta del Corno Piccolo per la Via Normale.

Al ritorno il gruppo ha deciso di percorrere il sentiero Ventricini, dove le scale e le corde fisse sono state risistemate da poco e sono in ottime condizioni.

Molto belle la vista della sottostante Val Maone e della parete nord del Corno Piccolo dove tanti arrampicatori erano intenti nella spettacolare salita.

Da Prati di Tivo, con le auto, trasferimento al rifugio di Fonte Vetica sul versante aquilano, dove ci si è sistemati in tenda nel piccolo campeggio, comunque ben attrezzato con servizi igienici e con l’ottimo livello di cucina e ospitalità.

Il sabato sveglia alle 6 e via per la cima del Monte Camicia, in compagnia del CAI di Frascati impegnato nel Sentiero del Centenario.

Affaccio sull’impressionante strapiombo della parete nord e poi fiori e stelle alpine scendendo per il Tremoggia.

La fatica si fa sentire un pochino ma la soddisfazione è grande.

Nel pomeriggio passeggiata in auto a Castel del Monte per acquistare viveri da portare il giorno seguente sul Corno Grande.

Ritorno a Fonte Vetica e piccolo torneo di biliardino, vinto dai ragazzi molto veloci e bravi.

Domenica, appuntamento alle 8 sul piazzale di Campo Imperatore sperando che gli altri soci provenienti da Palestrina siano puntuali, viste le previsioni di possibili temporali pomeridiani.


Come tradizione, si parte con un piccolo ritardo (appena un’ora a dieci minuti!) ma il nutrito gruppo procede spedito verso la Sella di Monte Aquila: una parte del gruppo effettuerà l’ascensione per la Direttissima e qualcun altro si fermerà alla Sella del Brecciaio.

Tutti i gruppi sono seguiti dagli accompagnatori sezionali.

La giornata finirà molto bene, anche se tra tuoni fulmini e tanta pioggia che sorprende il gruppo al ritorno e un po’ di apprensione per l’intervento del 118 e del Soccorso Alpino, a causa di un malore in quota peraltro veramente inaspettato e avvenuto in condizioni di tempo che lasciavano poche alternative, risoltosi però nel migliore dei modi.

Tanta e significativa la solidarietà del gruppo e la prontezza degli accompagnatori nella situazione di emergenza.

All’ostello, prima di ripartire per Palestrina, ci siamo ritrovati mentre per bere qualcosa di caldo, raccontarci le vicissitudini della giornata , stanchi ma anche molto soddisfatti per le belle giornate trascorse insieme in luoghi davvero spettacolari e grande suggestione come lo è Massiccio del Gran Sasso.


Alla prossima escursione!

 
6 Giugno 2010 - "Giornata del CAI"
Scritto da Alessandro Iori   

Domenica 6 giugno la  sezione si è ritrovata come ogni anno nella tradizionale giornata del CAI.

Il bel tempo  ha contribuito sicuramente  a rendere ancora più piacevole il clima festoso e rilassato che ha accompagnato i settanta escursionisti fino al tardo pomeriggio quando la manifestazione si è conclusa. Tanti i ragazzi e tante le persone che sono venute per la prima volta , invogliate dal magnifico itinerario scelto dagli accompagnatori  sezionali. ""

La bella novità di quest'anno è stata la presenza di persone diversamente abili . Con la "Joliette",  presa in prestito dal Parco dei Monti Lucretili,   una sorta di bicicletta spinta, nello spirito più autentico  di amicizia e solidarietà che contraddistingue  la nostra sezione,  da  Massimo, Roberta, Pino, Marco, Bruno e altri soci , abbiamo avuto il grande piacere di rivedere alle Cannucceta  un vecchio ( solo per la data di iscrizione al CAI)  iscritto:  Massimo Mancini, e  semplicemente  siamo stai felici della presenza persone non vedenti come Pietro Panzironi, peraltro  in cura presso il reparto dialisi dell'ospedale di Palestrina. Un  pensiero ed alcune parole dedicati  a  Danilo, che ci ha lasciato lo scorso anno,  in maniera improvvisa  e inaspettata.

La tabella del Sentiero Folignano - Forme, uno dei tanti lavori fatti con i ragazzi delle scuole medie, è stata riverniciata ed il sentiero è stato ripulito per essere percorso dai soci della sezione del Club Alpino di Palestrina al ritorno dalla quercia di Pierluigi. Festa, commozione ed  allegria per la presenza una giovane, giovanissima  socia: Emma, nata da una settimana, figlia di Gaia ed Erik. Per lei un piccolo ciondolo da parte della sezione.

Magnifico itinerario, efficiente e tempestiva l'organizzazione, eccellenti pasta e salsicce,  accompagnati da un bicchiere (anche due!) di rosso di Olevano e dolcetti prenestini. Non poteva andare meglio, anche Massimo Sbardella, direttore del Nuovo Corriere condivide con il suo articolo sul giornale, il giudizio molto positivo su questa bella giornata.

 

""Articolo Nuovo Corriere del 12.06.2010 di M. Sbardella

 
Corso sci di fondo 2010
Scritto da Massimo Gargano   

Il 30 e 31 gennaio ed il 6 e 7 febbraio si è svolto il Corso di Sci di Fondo 2010 della nostra Sezione.

Al solito a fare da sfondo all’iniziativa è stata la splendida cornice del Parco Nazionale d’Abruzzo,  Lazio e Molise  e, più precisamente, la piana   di Macchiarvana. ""I partecipanti (circa 20 persone) non si sono lasciati scoraggiare né dalle avverse condizioni climatiche (ha nevicato in continuazione in entrambi i fine settimana), né da altri “incidenti di percorso” (una slavina caduta lungo la strada poco prima del nostro arrivo ad Opi ha costretto il gruppo ad una lunga deviazione).

Come sempre a dare forza al gruppo è intervenuta la corpulenta ed ottima cucina del ristorante “Le Foci” che, con i sui “gnocchetti con gli orapi”, si aggiudica il massimo dei voti della nostra personalissima classifica culinaria. I partecipanti si sono dimostrati soddisfatti dell’iniziativa, e gli organizzatori sono stati ripagati  degli sforzi profusi con il pensiero di aver permesso a nuove persone di avvicinarsi a questo fantastico mondo.

Un sentito grazie va ai maestri della Scuola di Sci di Fondo di Macchiarvana, da tempo amici del CAI di Palestrina, per la cortesia  e la disponibilità.

 
28 marzo 2010 - Escursione sull’Appia Antica Roma
Scritto da Sandro Bardaro   

Il Club Alpino Italiano non vuol dire solo "montagna". Sempre accorto alle esigenze dei suoi soci sa cogliere le potenzialità del territorio e di tutto ciò che esso offre. Nel contesto Laziale così vario e affascinante, sia per l'approccio a gruppi montuosi importanti, e sia per i siti reconditi nelle campagne ancora incontaminate ove si inseriscono spesso e volentieri escursioni ai siti archeologici dell'Etruria altrimenti sconosciuti ai più, non possono passare inosservate le meraviglie del passato di cui soprattutto il territorio romano ne è pervaso. Questa opportunità è stata colta dalla collaborazione delle tre sezioni CAI di Palestrina, Tivoli ed il gruppo "Il Ginepro" di Monterotondo, che inserendo nel calendario annuale del 2010 una escursione al PARCO REGIONALE DELL'APPIA ANTICA" ,  ha visto l'adesione di una nutrita compagine di associati che il 28 marzo si sono dati appuntamento davanti all'imponente Porta si San Sebastiano, che segna l' inizio della gloriosa "REGINA VIARUM". Il percorso è senza dubbio tra i suggestivi di Roma per i monumenti sopravvissuti e per il fascino appartato della campagna, progressivamente sacrificata alla speculazione o inghiottita dal degrado. Aperta nel 312 A.C. dal censore Appio Claudio Cieco, che riprese un preesistente tracciato, la via univa Roma alla Campania (fino a Capua, l'odierna Santa Maria Capua Vetere). Solo in un secondo tempo sarà prolungata dapprima fino a Taranto e poi a Brindisi. ""

L'importanza del percorso era sottolineata dal numero e dalla qualità dei monumenti funerari e delle splendide ville che la fiancheggiavano. In età cristiana, intorno alle catacombe sorsero importantissimi luoghi di culto. Alla fine del Medioevo la via fu abbandonata, per essere riscoperta tra il Settecento e l'Ottocento. Dal 1988 è Parco Regionale. Da porta San Sebastiano il nutrito "gruppone", guidato dagli accompagnatori sezionali Angelo Antonio, Manuela Giaccone e Sandro Bardaro ha raggiunto le Catacombe di San Callisto, gigantesco e ramificatissimo complesso ipogeo di quasi 20 km di lunghezza, sviluppatosi come cimitero ufficiale della chiesa  su un nucleo cristiano del II° secolo. Dopo aver raggiunto il grandioso complesso della Villa Imperiale di Massenzio (ancora da scavare) ed il relativo Circo meglio conservato di Roma è apparsa in tutta la sua maestosità la Tomba di Cecilia Metella, pesantemente rimaneggiata nel Medioevo dal casato dei Caetani. Si sono susseguite agli occhi degli indomiti "camminatori" numerose cripte, basilichette, ogni sorta di tombe a tumulo, piramidali, monumentali, o semplicemente più discrete che sorsero nei successivi 800 anni gloriosi dall'inaugurazione del lunghissimo lastricato. La splendida giornata ha esaltato agli  occhi soddisfatti degli intrepidi viandanti il contesto bucolico della campagna romana, coronato intorno al VII miglio dalle vestigia della immensa Villa dei Quintili con lo sfondo delle arcate dell'acquedotto che forniva il maestoso complesso.

Percorso un ultimo miglio sino alle vestigia del Tempio di Ercole il gruppone si è finalmente concesso il meritato riposo, immerso nel silenzio desueto di questo luogo magico, evocativo di un mondo meraviglioso, passato per la storia ma sempre presente nei cuori di tutti noi. Il ritorno malinconico alla base è stato meditato,quasi ad assaporare questo giorno indimenticabile, coronamento ideale di un fine settimana speciale per Roma e per chi la ama (cultori  e perchè no, anche i suoi tifosi). Infine sono state percorse 16 miglia (26 km) condivise da tutti i partecipanti con estrema soddisfazione e con la speranza e la promessa di accomunarci in  altre fantastiche passeggiate, immersi nella storia della nostra splendida terra.

 
17 gennaio 2010 - Assemblea generale dei soci

 

Eletto il nuovo consiglio direttivo

 

Alessandro

Iori Presidente

Giuditta

Tiberi Vice Presidente

Vincenzo

Abbate Consigliere

Elpidio

Carapellotti Consigliere

Antonio

Cavaioli Consigliere

Carlo Bruno

Febbo Consigliere

Giuseppe

Neri Consigliere (segretario-tesoriere)

Fulvio

Pefumi Revisore dei conti
 
Lettera del nuovo presidente
Scritto da Alessandro Iori   

Nell'assumere la carica di Presidente della Sezione di Palestrina del Club Alpino Italiano, sento profondamente doveroso ringraziare nella maniera più sincera l'assemblea generale dei soci, il Presidente uscente Gianluca Giovanetti, il Vice presidente Massimo Gargano, e tutti i membri del consiglio direttivo Ferruccio Annibali, Sandro Bardaro, Antonio Cavaioli, Bruno Febbo, Giuseppe Soro, ed il revisore dei conti Giuditta Tiberi, per il lavoro svolto per due mandati consecutivi.

Un lavoro egregio, che attraverso tante belle e innovative iniziative ha contribuito a rinnovare lo spirito di partecipazione dei soci, un impegno che sicuramente è costato generosità, fatica e tempo sottratto ai già pochi spazi che gli impegni di lavoro ci lasciano.

Era giusto offrire il necessario contributo per il ricambio e la sezione ha risposto nel migliore dei modi, con la buona volontà di un gruppo di soci che hanno pensato di dedicarsi per il nuovo periodo di durata del consiglio direttivo, a mandare avanti le attività di questa associazione di appassionati della montagna che a Palestrina hanno la loro sede, e sui sentieri e sulle vette la loro voglia di stare insieme nella natura, in ambienti di incomparabile bellezza.

I nuovi membri del comitato direttivo Vincenzo Abbate, Elpidio Carapellotti, Antonio Cavaioli, Carlo Bruno Febbo, Giuseppe Neri, Giuditta Tiberi, il sottoscritto Alessandro Iori, ed il revisore dei conti Fulvio Pefumi, hanno tutti già contribuito in passato alla direzione della Sezione.

Alcuni di loro per la verità, con vero spirito di gruppo hanno voluto continuare l'impegno nel nuovo direttivo essendo stati membri di quello uscente.

Credo che non si potesse partire da presupposti migliori e sicuramente il nuovo direttivo della sezione CAI di Palestrina sarà all'altezza dell'impegnativo compito che lo attende.

Non posso infine, certo di interpretare il sentimento di tutti, non portare il cuore e la mente ad una persona cara, che non è più con noi, ma è come se lo fosse: Danilo Restaneo. Una persona di grande, grandissima generosità, che ha veramente dato tanto alla sezione ed in particolare al gruppo dell'alpinismo giovanile, invogliando e spronando i ragazzi, tra i quali quelli delle scuole medie di Palestrina dove insegnava, ad avvicinarsi con passione e rispetto al mondo magico e unico della montagna.

Un caloroso saluto

Palestrina, 23 gennaio 2010

ll  Presidente

Alessandro Iori

 
In ricordo di Danilo

Lo scorso 16 Novembre è venuto a mancare Danilo Restaneo: Insegnante, Biologo, Accompagnatore di Alpinismo Giovanile, socio CAI da oltre 20 anni. E' stato l'ideatore e fondatore del gruppo di alpinismo giovanile della Sezione di Palestrina, attività che ha portato avanti con costanza negli anni. Formatore delle figure di aiuto Accompagnatore di Alpinismo Giovanile nell'ambito della Regione Lazio e membro della CRAG Lazio.

Esperto conoscitore e divulgatore delle realtà ambientali montane; in particolare a lui si deve la promozione della sentieristica, nonché la stesura di testi divulgativi inerenti le realtà naturalistiche del territorio Prenestino. Argomenti trattati sempre con profondo rigore scientifico. Tra questi si ricorda la guida "IL BOSCO DELLA CANNUCCETA - Monumento Naturale della Regione Lazio", pubblicato congiuntamente con il Centro Educazione Ambientale Prenestino (di cui era il Coordinatore) ed il Comune di Castel S. Pietro Romano.

Notevole è stata la sua attività escursionistica ed alpinistica, che lo ha portato a conoscere tutti i più importanti gruppi montuosi dell'Appennino Centrale e molti delle Alpi. Recentemente la sua attività si era ampliata alla pratica dello sci alpinismo.

Personaggio ostinato, caparbio, difficile ma profondamente sincero e di grande onestà intellettuale; di assoluto rigore morale, ma allo stesso tempo sempre aperto al confronto delle idee ed a fornire disponibilità a chiunque ne avesse bisogno: un amico!

(articolo apparso sul numero di Febbraio 2010 della rivista "Lo Scarpone")

 

"" Ciao, Danilo!

 
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